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Cersaie 2021 mette al centro sostenibilità, transizione energetica e competizione internazionale

Cersaie 2021 mette al centro sostenibilità, transizione energetica e competizione internazionale

martedì 28 settembre 2021
di Eleonora Alboresi

Si è ufficialmente aperto ieri il sipario sulla 38esima edizione di Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno. La manifestazione è stata inaugurata dal convegno “Sostenibilità, transizione energetica e competizione internazionale per il nostro Made in Italy”. L’incontro, introdotto dai saluti del presidente di BolognaFiere Gianpiero Calzolari, ha visto salire sul palco il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, il presidente di Unicredit Pier Carlo Padoan e il presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani. A moderare l’incontro è stata la giornalista Maria Latella. “Nel primo semestre dell’anno – ha dichiarato Savorani – registriamo una crescita del 12,3% sul 2019. Una prima ragione è il nuovo modo di vivere gli spazi abitativi e lavorativi, che ha stimolato lavori di ristrutturazione e ammodernamento. Inoltre, la ceramica è il materiale più igienico e facile da pulire e risponde in modo ottimale alle richieste di salubrità dei consumatori”. Tra i tasti dolenti menzionati dal presidente di Confindustria Ceramica ha ovviamente trovato spazio la Bretella Campogalliano-Sassuolo, i cui cantieri sono ancora fermi, e l’aumento dei costi di materie prime, moli ed energia. “E’ proprio sull’energia – ha continuato – che si gioca la partita più grande per le imprese ceramiche. Siamo impegnati per attuare una profonda transizione ecologica, ma questo percorso inevitabile deve tenere conto della realtà, della fattibilità tecnologica, della disponibilità e sostenibilità delle soluzioni alternative. L’intera industria ceramica italiana pesa solo per lo 0,7% sulle emissioni di CO2 del nostro Paese. L'approccio corretto alla transizione ecologica è quello di ridurre le emissioni puntando a crescere e salvaguardando i posti di lavoro”. Per il presidente regionale Stefano Bonaccini, l’inaugurazione di Cersaie rappresenta un ennesimo segnale di ripartenza per il tessuto produttivo emiliano-romagnolo. “Oggi – ha affermato – viviamo una fase dal grande potenziale per il nostro Paese. Le previsioni economiche sono molto positive, anche per il settore ceramico chiamato ad affrontare sfide importanti come la transizione ecologica e l’eco-sostenibilità. Come Regione siamo al loro fianco in questo processo di cambiamento, in un’ottica di sviluppo che tenga insieme anche la necessità di tutela di un lavoro di qualità. Ricostruzione e crescita dovranno essere basate su sostenibilità innovazione e inclusività”.