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Il nuoto come strumento per abbattere barriere: il progetto di Uisp ed Ausl

Il nuoto come strumento per abbattere barriere: il progetto di Uisp ed Ausl

giovedì 14 novembre 2019
di Paolo Braglia

Uisp e Ausl di Modena collaborano da oltre 10 anni portando avanti un progetto attraverso il quale si utilizza il nuoto come strumento per favorire lo sviluppo dell’autostima, delle capacità relazionali e dell’autonomia dei bambini con disturbi dello spettro autistico. Questa collaborazione, che interessa i Comuni di Modena, Carpi, Castelfranco Emilia, Vignola, Bomporto, Mirandola, San Felice e Finale Emilia, quest’anno ha allargato i propri confini raggiungendo anche gli impianti sportivi di Sassuolo, Formigine e Maranello. Le attività nelle piscine del Distretto Ceramico sono iniziate il mese scorso coinvolgendo una ventina di bambini (dai 4 ai 9 anni). I nuotatori durante il percorso saranno seguiti da personale qualificato dell’Ausl e di Uisp: in vasca sono presenti tre tecnici della riabilitazione psichiatrica o educatori professionali (uno per ogni piscina) e due istruttori qualificati. Il progetto prevede anche incontri con i genitori e lavoro in équipe. “Studi recenti - afferma Stefania Vicini, responsabile dell’Unità operativa complessa di Npia (Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza) Area Sud – suggeriscono che l'attività fisica può rappresentare un approccio utile di supporto ai bambini che presentano disordini del neurosviluppo”. Attraverso l’attività sportiva in acqua, infatti, i bambini con disturbo dello spettro autistico migliorano la gestione dell’emotività, le capacità relazionali e il livello di socialità.