maranello oggi
ULTIMA EDIZIONE DEL TG
 

Modalità d’accesso ai consultori familiari nella fase 2

Modalità d’accesso ai consultori familiari nella fase 2

lunedì 25 maggio 2020

Anche i consultori familiari dell’Ausl si riorganizzano per affrontare la fase 2 e lo fanno mantenendo un’attività esclusivamente su programmazione per il percorso nascita, con l’aggiunta della ripresa di alcune prestazioni fondamentali, a cominciare dagli screening oncologici cervicali di primo livello e dalla contraccezione per spazi giovani e giovani adulti. È sospeso il libero accesso; inoltre, per garantire una costante sanificazione degli ambienti ed evitare affollamenti, le prestazioni ambulatoriali prevedono un utente ogni 30 minuti. Le pazienti non potranno essere accompagnate, ad eccezione di minori, portatori di handicap o persone che necessitano di mediazione. “I centri aperti nei distretti sanitari della provincia non si sono mai fermati, anche se molte attività sono state riadattate al periodo di emergenza – spiega Stefania Travagli, responsabile consultori dell’Ausl di Modena - le modalità introdotte con l’inizio del lockdown rimarranno tali, specialmente per il percorso nascita, che è stato sempre garantito anche nella fase 1”. Per evitare che persone sospette o positive al Covid accedano ai consultori, 24 ore prima di ogni appuntamento viene effettuato un triage telefonico. Anche nella fase 2, come durante l’emergenza, è possibile il contatto telefonico in caso di urgenze (che vengono garantite). Non si è fermata poi l’accoglienza alle donne immigrate, per le quali è stata garantita la mediazione culturale fissa (ambulatori dedicati), mentre si è proceduto a fornire una mediazione telefonica negli altri casi di necessità. Chiamando il numero dei consultori/centri giovani, ora è possibile prenotare visite contraccettive agli spazi giovani e parlare con gli operatori (anche per fare domande e chiedere consigli). Sono sempre proseguiti, invece, sulla base della valutazione del singolo caso, gli accessi per le prestazioni del secondo e terzo livello dello screening, sempre previo triage telefonico. (foto ausl.mo.it)