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Riforma dell’emergenza-urgenza, Nostrini: “Sbagliato scaricare tutto il peso sul volontariato”
sabato 9 settembre 2023
Il consigliere comunale di Maranello e Presidente di Italia del Futuro Davide Nostrini esprime perplessità in merito alla riforma dell’emergenza-urgenza che coinvolgerà anche la provincia di Modena ritenendola un errore. “Sono consapevole della scarsità di risorse economiche e della difficoltà nel reperire personale, ma la soluzione non può essere lasciare al volontariato il compito di sostituire ancora di più il SSN – sostiene Nostrini -. Ho sentito l’amarezza di tanti professionisti e infermieri del 118 nel vedere che un ruolo chiave come il loro viene ridotto invece di essere valorizzato”.
Potenziamento delle figure tecniche, come autisti-soccorritori dipendenti, e allargamento dell’autonomia dell’infermiere in emergenza-urgenza. Questi i due temi sui quali è necessario intervenire secondo Nostrini. “Il nostro modello in termini di sostenibilità ed efficienza non potrà che avvicinarsi al sistema anglosassone e tedesco, con personale tecnico dipendente sempre più formato, con 1500 ore di formazione minime e con competenze complete nella rianimazione di base e nella gestione dei pazienti a bassa e media intensità di cura. Sì mezzi di base, ma con personale altamente specializzato”.
L’altra parte della riforma riguarda l’ampliamento dell’autonomia degli infermieri di area critica: “I professionisti laureati sono in grado di gestire il 90% degli interventi ALS, la figura dell’infermiere di area critica è centrale nel miglioramento del servizio. Il volontariato ha un ruolo straordinario e i volontari vanno ringraziati ogni giorno per quello che fanno, ma non possiamo scaricare su di loro tutto il peso”.
Nostrini affronta anche il tema della riforma del pronto soccorso: “L’idea è positiva dal momento in cui si include a pieno nel progetto la medicina territoriale, le guardie mediche notturne e il piano è sinergico con i PS, altrimenti il rischio è di creare luoghi di serie B, difficilmente comprensibili dalla cittadinanza e utilizzati in misura spropositata, servirà formazione culturale anche in questo campo”.
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