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I lavoratori del settore ceramico scendono in strada: in 2 mila per chiedere il rinnovo del CCNL

I lavoratori del settore ceramico scendono in strada: in 2 mila per chiedere il rinnovo del CCNL

martedì 14 maggio 2024
di Paolo Braglia

Tanti i lavoratori e le lavoratrici del settore ceramico che questa mattina sono scesi in strada per manifestare il proprio malcontento di fronte ad una trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore che si protrae da dieci mesi. Lo sciopero proclamato da Filctem CgilFemca Cisl e Uiltec Uil, come riportano le sigle sindacali, ha registrato un’adesione media del 90% e punte del 100% in diverse aziende del comprensorio ceramico sassolese; circa 2 mila, invece, i partecipanti alla manifestazione di questa mattina, con il corteo che è partito da via Radici in Piano e si è diretto davanti alla sede di Confindustria Ceramica, dove c’è stato il presidio con gli interventi dei rappresentanti delle sigle sindacali.
Al centro delle richieste avanzate dai lavoratori, quella di un nuovo contratto con condizioni economiche che tengano conto del contesto inflazionistico: “Le trattative stanno andando avanti da 10 mesi e mezzo – spiega Massimo Muratori, segretario generale di Femca Cisl Emilia Centrale -. Le difficoltà che abbiamo incontrato riguardano il riconoscimento dell’adeguata proposta salariale, inoltre non è accettabile anche la durata del contratto che ci propongono, di 42 mesi. Vogliamo un contratto, come tutti quelli che sono stati rinnovati, di 36 mesi”.
“Non ci aspettavamo una trattativa così lunga, non ci aspettavamo che Confindustria Ceramica non incontrasse le nostre proposte. Una trattativa che ci sta preoccupando molto – aggiunge Vittorio Caleffi, segretario generale Uiltec Uil Emilia Romagna -. Le immagini parlano chiaro, c’è stata un’adesione importante, Confindustria Ceramica non può far finta di niente”.
“Siamo pronti a riprendere le trattative, ma devono essere un poco diverse a quelle di questi ultimi dieci mesi – sottolinea Ugo Cherubini della segreteria nazionale Filctem Cgil -. Le posizioni in campo sono chiare, è ovvio che un accordo è sempre possibile quando due parti trovano una soluzione, ma oggi siamo molto distanti. Oggi la parola è alla lotta, domani ai tavoli di trattative che ci auguriamo possano essere proficui, per i lavoratori e per l’intero settore”.